My soul is painted like the wings of butterflies...

My soul is painted like the wings of butterflies...
‎"Il minimo battito d'ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo..."

Ci sono due modi di vivere la tua vita.

Una e' pensare che niente e' un miracolo.

L'altra e' pensare che ogni cosa e' un miracolo.

Albert Eisten

Informazioni personali

La mia foto
Nata il 13/o8/87 a Catania. Vivo con la mia famiglia a Riposto...dove ho sempre vissuto. Del mio paese cosa amo?Il mare e la voglia di sentirsi grande, anche nella sua piccolezza. Cosa non mi piace? La spazzatura e la mafia.E l'idea di rimanere attaccata ad un paesino di provincia che non presenta così tante opportunità.

domenica 22 marzo 2009

Basta con i silenzi complici!


Voglia di sicurezza: ecco il nuovo decreto anti-stupri.

6.743.000 sono le donne tra i 16 e i 70 anni che sono state vittime di violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. basta con i silenzi!

Forse, oggi, il governo comincia a muovere i primi passi per difendere la donna da queste violenze. Al via le ronde e l’ergastolo. Stop ai domiciliari e ad altri benefici.

Dopo la serie di stupri verificatosi a Roma, Bologna , Milano e Guidonia ecco che il governo manda un segnale, sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza: un decreto legge anti-stupri approvato venerdì 20 febbraio.

Il nuovo decreto è composto almeno da una dozzina di articoli. Essi prevedono l’ergastolo se alla violenza sessuale segue la morte della vittima, se il fatto è commesso ai danni di minori di 16 anni, in ambito famigliare e professionale; la custodia cautelare e quindi l’esclusione dai domiciliari e da altri benefici per chi è accusato di violenza sessuale; l’estensione fino a sei mesi del periodo di massima permanenza dei clandestini accusati di tale reato (prima era di due massimo); viene introdotto il nuovo delitto dello stalking, ossia gli atti persecutori allo scopo di sanzionare le minacce e le molestie reiterate che potrebbero degenerare in violenza sessuale o omicidio: reato che verrà punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni; la previsione di un incremento numerico delle forze di polizia con il rinvio ad un successivo decreto ministeriale per l’assunzione in organico di altri 1.800-2.000 operatori delle forze dell’ordine cioè l’eventuale utilizzo di cittadini iscritti ad apposite associazioni, rigorosamente non armati e, soprattutto, attivati e coordinati dai comitati provinciali dell’ordine pubblico, dai prefetti e dai sindaci; previsto anche il patrocinio gratuito per assicurare un’adeguata assistenza legale alle vittime di stupro.

Questi i punti principale che hanno maggiormente fatto discutere, in primis la Chiesa che non concorda con il penultimo punto sopra citato:“è bene dare ai cittadini la possibilità di dare un contributo ad aumentare la sicurezza delle loro città, ma se questo serve ad alimentare un clima di

criminalizzazione dei migranti, certamente questo non trova il consenso della Chiesa”. Queste le parole del segretario del pontificio consiglio dei Migranti, monsignor Agostino Marchetto.

Le donne, forse, hanno tirato un sospiro di sollievo, forse si sentono ancora sfiduciose e prima di apri bocca vogliono stare a vedere. In fondo come possono fidarsi di un governo così buonista che ha permesso, fino alla scorsa settimana, i domiciliari a un uomo –se così si può definire- accusato di violenze sessuale? Certo, meglio tardi che mai, ma è anche vero che per darsi una mossa hanno dovuto aspettare che l’Italia si trovasse sull’onda dell’indignazione generale. Come sempre! Ne è un esempio il reato dello stalking che in America esiste già da 15 anni.

Le violenze di cui abbiamo tanto sentito parlare in questi giorno riguardano ragazze di città lontane dal nostro paese, dalla nostra Sicilia. Ma questa realtà così aberrante non si misura in kilometri ed è quanto più vicina a noi. Non dobbiamo chiudere gli occhi. Non dobbiamo dimenticare che ci sono state violenze anche da noi. Fisiche, sessuali, psicologiche. E chi commette questo crimine deve pagare come merita. Che sia uno straniero o un italiano. Che sia un minorenne o un maggiorenne.

Adesso devono finire queste contraddizioni che dominano il mondo. Siamo nel 2009, i progressi tecnologici aumentano, ci sentiamo tutti più innovativi e moderni, ma intanto si è dovuti arrivare a questo punto. È inaccettabile che, ai nostri tempi, una donna non possa camminare per strada in totale tranquillità. Un fischio ci scappa sempre.

Basta con queste umiliazioni. Ogni donna merita un sorriso e lo merita ogni giorno. In ogni angolo del mondo.

Nessun commento:

Posta un commento